lunedì 16 gennaio 2012

Bagels, la ricetta

Nel post precedente vi ho parlato dei bagels. Sono dei panini a forma di ciambella, che vengono prima sbollentati in acqua salata e poi cotti nel forno.


 Fanno parte della tradizione ebraica, e New York vanta i migliori bagels degli Stati Uniti, o almeno così dicono.
Comunque sia, non potete andare a New York e non mangiarne uno!
Io nel mio ultimo soggiorno li mangiavo in hotel, mentre in quello precedente facevamo colazione da Starbucks e li mangiavo lì, non erano niente male.

Per chi volesse provare una tipica colazione newyorkese, ecco la ricetta:

Farina manitoba 250 gr
Farina 00 250 gr
Acqua 50 ml
Latte intero 200 ml
1 cucchiaio di sale fino
1 bustina di lievito di birra in polvere
2 uova
2 cucchiaini colmi di malto (lo potete trovare nei negozi di prodotti biologici, se non lo avete provate a sostituirlo con del miele)
1 cucchiaino di zucchero
50 gr di burro
Facoltativo: semi (di papavero, sesamo, finocchio...), sale grosso, pepe

Amalgamate le due farine in una ciotola capiente. In un'altra ciotola mettete il latte, a temperatura ambiente o leggermente tiepido, aggiungete un cucchiaino di malto e uno di zucchero, il lievito secco (potete usare anche un cubetto di lievito fresco), e mescolate tutto. Fate sciogliere il sale con l'acqua in un bicchiere.
Versate il composto di latte sulle farine, poi aggiungete un uovo e un tuorlo e il burro morbidissimo a pezzetti, e date una prima veloce impastata. Infine aggiungete l'acqua salata.
A questo punto impastate bene per almeno 10 minuti, quando la massa sarà omogenea si potrà mettere a lievitare. Se l'impasto dovesse rimanere appiccicoso si può aggiungere della farina, se invece dovesse essere  troppo duro e asciutto aggiungete del latte.
Ungete una ciotola grande e riponetevi dentro l'impasto, poi copritelo con della pellicola. L'impasto dovrà riposare almeno due ore in un luogo riparato da correnti d'aria.
Da qualche anno io mi semplifico la vita grazie alla macchina del pane, uno degli acquisti migliori che abbia mati fatto! Per chi l'avesse, è sufficiente inserire nella ciotola tutti gli ingredienti, partendo da quelli liquidi, e poi far partire il programma impasto. Ricordate di non mettere il sale a contatto diretto con il lievito.
A fine lievitazione l'impasto dovrebbe essere raddoppiato di volume.
A questo punto conviene rovesciarlo su un piano di lavoro leggermente infarinato


e poi va suddiviso in palline,  grandi come un'albicocca per ottenere dei bagels piccoli, come una pesca per dei bagels più grandi.


Con l'aiuto di cucchiaio di legno praticate un foro in ogni pallina per ottenere un anello.




 Lasciate riposare i bagels per 30 minuti su una teglia da forno, sempre coperti da pellicola.

Prima dello scadere della mezz'ora  mettete a bollire una pentola d'acqua con 1 cucchiaino di malto e un pizzico di sale e accendete il forno ad una temperatura di circa 250 gradi (i bagels dovranno cuocere a 220 gradi, è sempre meglio impostare una temperatura più alta perchè con l'apertura del forno si abbasserà leggermente. Una volta inserita la teglia potrete impostare 220 gradi).
I bagels andranno tuffati nell'acqua bollente e lasciati immersi per 10 secondi. Meglio non metterne più di due - tre alla volta.


Una volta sbollentati vanno riposti sulla teglia da forno, non troppo vicini perchè cuocendo cresceranno, e vanno pennellati con dell'albume leggermente sbattuto.

Questa operazione serve per dare lucidità ai bagels, inoltre serve da collante qualora si volessero cospargere di semi  o di sale grosso.
Io stavolta ho scelto sale grosso e pepe nero


Non resta che infornare, per 10 - 15 minuti circa.



Eccoli qua:






Quando sono freddi si possono tagliare a metà e farcire.
Come già detto, per la colazione vengono mangiati con del formaggio fresco (io in hotel ci mettevo anche il burro d'arachidi).
Ma i bagels sono versatili, si possono mangiare ad ogni ora, a me piace servirli come antipasto farciti con del salmone affumicato, cipolla di tropea tagliata sottile e del lattughino.
E a voi come piacciono?

sabato 14 gennaio 2012

Alloggiare a New York

I voli per New York dall'Italia negli ultimi anni sono diventati molto più convenienti rispetto al passato. Certo dipende dal periodo, però capita frequentemente di trovare voli a/r (comprensivi di tasse) a meno di 400 euro a persona. Io per esempio per il volo di gennaio 2010 avevo speso 350 euro.
Quindi New York oggi è un sogno che molti possono realizzare.
Rimane il fatto che è una città carissima, quindi trovare un albergo al giusto prezzo non è un'impresa facile. Certo, noi siamo avvantaggiati dal cambio, e speriamo che le cose restino così, visto il periodo, ma rimane comunque una spesa non indifferente.
Io ho provato quattro hotel a New York. Prima di parlarvene però, vorrei fare un discorso più generale.
Il mio consiglio per chi deve prenotare un hotel è capire per prima cosa di che sistemazione si ha bisogno. New York, come tutte le grandi città, offre veramente di tutto, camerate in ostello,  hotel con camere doppie con bagno in comune, camere più spaziose con cucinino annesso, con colazione...
Non c'è una scelta migliore di un'altra, c'è la scelta giusta per ognuno di noi. E' inutile andare al risparmio e poi rovinarsi la vacanza perchè non si sopporta di avere il bagno in comune.
Quindi, pensate a che tipo di viaggiatori siete, pensate a cosa siete disposti a rinunciare e cosa dovete avere assolutamente, prima di cercare una sistemazione.
Oltre all'hotel in sè controllate anche la zona. Ho letto di viaggiatori che sono stati contentissimi di alloggiare al Queens, perchè hanno speso pochissimo, e hanno potuto spendere i soldi risparmiati in altro modo (es. shopping sfrenato).
Volete essere in centro? Uscire dall'hotel e avere la metropolitana a 10 metri? Avere una vasta scelta di ristoranti intorno al vostro albergo?
Oppure non vi importa la posizione, vi va benissimo anche stare in periferia, vi interessa solo una sistemazione per la notte, ma non avete pretese?
Non sottovalute l'importanza di questi aspetti, quindi prima studiatevi un pò la città e cercate di capire dove vi piacerebbe alloggiare, e poi lanciatevi nella ricerca.
Per le prenotazioni io consiglio i siti www.booking.com, www.easytobook.com, e www.hotels.it.
Quello dove ho trovato il maggior numero di occasioni è stato booking.com, ma non sono male nemmeno gli altri due. In tutti questi siti troverete un'ampia gamma di hotel con cancellazione gratuita fino al giorno prima dell'arrivo, oppure tariffe davvero molto convenienti con pagamento anticipato e senza rimborso. Io consiglio sempre di cercare un hotel con cancellazione gratuita, non si mai, a meno che non si tratti di una piccola spesa allora in quel caso si può anche correre il rischio.
Mentre prenotando tramite booking.com o easy to book non vi verrà addebitato nulla fino all'arrivo in hotel (a meno che non abbiate scelto la tariffa non rimborsabile), le prenotazioni fatte tramite hotels.it comportano il pagamento immediato; in caso di rinuncia al viaggio l'intero importo vi sarà riaccreditato (a me è capitato e mi hanno rimborsata molto velocemente, mi sembra 24 ore dopo la richiesta).
Quando ho cercato l'hotel per il mio ultimo soggiorno a New York non ero pienamente soddisfatta delle proposte di questi siti, per il nostro budget c'erano hotel che non mi piacevano granchè. L'offerta era limitata anche perchè volevamo assolutamente alloggiare nell'Upper West Side, quindi ho tentato un'altra strada e ho semplicemente fatto una ricerca su Google per hotel in quella zona di New York.
Ho avuto fortuna quindi consiglio anche questa opzione.
Per trovare il miglior rapporto qualità prezzo ci vuole tempo, mettetevela via.
Controllate sempre le opinioni degli altri viaggiatori, sui siti sopra citati e sull'ottimo tripadvisor, sono davvero molto utili.

Passiamo agli hotel dove ho soggiornato:

Hotel Pennsylvania (http://www.hotelpenn.com)


Qui abbiamo passato una sola notte, perchè il giorno dopo siamo partiti per Washington.
La posizione è fantastica, in piena Midtown, davanti alla Penn Station.
L'hotel è discreto, ha una hall molto bella e lussuosa, ma la nostra camera non ne era per niente all'altezza.


Era molto piccola (comunque è un classico a New York), e aveva bisogno di una rinfrescata, l'arredamento era vecchio, non aveva un gran aspetto. Era abbastanza pulita, anche il bagno che era piccolo ma comodo, ma nel complesso non mi ha convinto granchè.


Noi ad agosto 2009 abbiamo speso 123 € per una notte senza colazione, prenotando su hotels.it. Per New York è un ottimo prezzo, soprattutto in quella posizione.
Facendo una ricerca sul sito dell'hotel, una notte in camera con double bed in un weekend ad agosto 2012 viene a costare 155 euro circa, con colazione inclusa e con cancellazione gratuita fino al giorno precedente l'arrivo.
Non è niente male come prezzo. Rimango poco convinta dalla camera, però potrei tenerlo come seconda scelta.

Hotel Affinia Manhattan (http://www.affinia.com/New-York-City-Hotel.aspx?name=Affinia-Manhattan)



Qui abbiamo passato 4 notti ad agosto 2009, spendendo in totale 475 euro, sempre prenotando con hotels.it.
Anche questo hotel si trova vicino alla Penn Station, e anche in questo caso la nostra camera aveva un aspetto un pò vecchiotto, però era un vero e proprio monolocale, con letto king size, tavolo rotondo per 2 persone, cucinino. Era molto pulita, e in bagno quotidianamente venivano portati prodotti Aveda.
 Insomma, un ottimo trattamento.



Questo hotel lo consiglio assolutamente, sarete in una posizione strategica e avrete anche la possibilità di mangiare in hotel quando sarete troppo stanchi per uscire (e potrebbe succedere, fidatevi). L'hotel è su una strada dove ad ogni angolo potete trovare pizzerie da asporto o take away orientali, che vi permetteranno di sfamarvi più che dignitosamente a prezzi stracciati.
Dal sito dell'hotel il prezzo per una notte in doppia ad agosto 2012 è di circa 270 euro senza colazione e con cancellazione gratuita, una cifra molto diversa da quella che ho speso io. Quindi consiglio quest'hotel, ma solo se si trova un'offerta, se invece disponete di 270 euro a notte, allora secondo me potete trovare anche di meglio.

Sohotel (http://www.thesohotel.com/)



Vi abbiamo passato 5 notti a gennaio 2010, abbiamo speso 600 euro prenotando direttamente dal sito.
Anche in questo caso avevamo la cancellazione gratuita fino al giorno prima dell'arrivo, non c'era la colazione, ma la mattina veniva messo gratuitamente a disposizione dei clienti the e caffè.
Questo hotel mi piace molto, la zona è Nolita (north of Little Italy), attaccata a Little Italy e Soho, un quartiere vivace dove è stato davvero piacevole soggiornare.
La nostra camera era un buco, ma nonostante questo era molto carina, ci siamo stati bene, era arredata con gusto, c'erano i mattoni a vista, ed era pulitissima.
I nostri amici invece avevano una tripla veramente enorme.



L'unica cosa negativa dell'hotel è che manca l'ascensore. Non so quanti piani ci siano, io e Samu eravamo al primo, certo non è il massimo doversi trascinare la valigia per le scale.
Nonostante questo, se decidessi di soggiornare nuovamente in questa zona tornerei sicuramente al Sohotel, gli aspetti negativi sono decisamente inferiori a quelli positivi, è un albergo caratterizzato dall'allegria, dai colori della hall allo staff veramente gentile e disponibile.
Oggi i prezzi di una camera doppia vanno dai 90 ai 130 dollari, tasse escluse.
Consigliato!

Milburn Hotel (http://www.milburnhotel.com/)



Vi abbiamo passato tre notti nel settembre 2011, abbiamo speso 735 dollari (532 euro con il cambio di allora) per una camera tripla con colazione inclusa e cancellazione gratuita fino al giorno prima dell'arrivo.
Si trova in una bellissima posizione, tra il Central e il Riverside Park, nel cuore dell'Upper West Side.
La nostra camera aveva due double bed, era sufficientemente spaziosa, con un cucinino e un bagno confortevole.




Ottima la colazione, dai bagels con il philadelphia (classica colazione newyorkese) al latte e cereali.


Accontenta sia chi ama il dolce sia chi preferisce il salato.
Tra tutti quelli provati questo è il mio hotel preferito. Mi piacerebbe davvero tornarci.
Il prezzo di una doppia per una notte a settembre 2012 è di 195 euro circa, so che è un prezzo impegnativo ma c'è da tenere in considerazione la presenza del cucinino, che dà la possibilità di prendere del cibo da asporto e di mangiare comodamente in hotel, e della colazione che è davvero sostanziosa, mangiare le stesse cose in un bar vi costerebbe almeno 10 dollari. Insomma, prima di scartarlo a priori perchè vi sembra troppo caro provate a pensare se potrebbe fare al caso vostro. Se siete tipi da caffè al volo a colazione e se volete provare un ristorante diverso ogni sera per farvi anche una cultura gastronomica della città, allora forse non ne vale la pena.

Per ora è tutto.
Baci

martedì 10 gennaio 2012

La mia Upper West Side

Premessa: negli ultimi tre anni sono stata a New York per tre volte, la prima ad agosto 2009, poi a gennaio 2010, e infine a settembre 2011.
E' una città spettacolare, che non mi stanco mai di visitare, mi piacerebbe andarci anche quest'anno, ma voglio vedere anche posti nuovi, e purtroppo non si può fare tutto .
La prima volta a New York è magica, provi sensazioni nuove perchè è una città unica al mondo, ma allo stesso tempo ti è familiare, perchè l'hai già vista mille volte in film e telefilm, e ti sembra di esserci già stato.
La seconda volta torni in un luogo a te caro, dove hai un quartiere preferito, un locale preferito, il negozio dove devi tornare assolutamente, e ti sai orientare perfettamente per la città, ormai siete amici.
La terza volta torni a casa.
E per me casa è l'Upper West Side.
Nel 2011 abbiamo alloggiato all'hotel Milburn, che è in una meravigliosa posizione tra il Central Park e il Riverside Park. Ci siamo trovati benissimo, le camere sono piuttosto grandi per gli standard newyorkesi,  c'è anche il cucinino, e la colazione è inclusa. Lo consiglio assolutamente. Ottimo rapporto qualità prezzo, abbiamo prenotato direttamente sul sito dell'hotel: http://www.milburnhotel.com/
Ma se m'immagino a vivere a New York, allora la mia casa è un appartamento in un brownstone con vista sul Riverside Park.





E' lì che la mattina vado a correre, quando il tempo è bello.
Dopo la corsa posso concedermi un dolcetto, allora vado da Crumbs Bakeshop (www.crumbs.com/), 350 Amsterdam Avenue, per un red velvet cupcake e un caffè.

Se ho voglia di mangiarlo al parco me lo mettono in una scatolina di plastica trasparente, dove si conserva perfettamente.
Uno dei miei ristoranti preferiti è il Lime Leaf (www.limeleafnyc.com/), sulla 72 west, dove si mangiano piatti thai veramente squisiti. L'ultima volta che siamo andati suonava un'orchestrina jazz, abbiamo bevuto un appletini, e mangiato ravioli al vapore con gamberi e pollo e curry noodles.
Un altro ristorante che mi piace molto è il Josie (http://www.josiesnyc.com/josie_west/josie_west.html), dove fanno cucina biologica. Si mangiano ottimi piatti a base di carne e pesce, insalate, ma anche hamburger e piatti di ispirazione orientale. Imperdibile la torta di mele.
Mi piace tantissimo passeggiare per il Central Park; arrivo a piedi a Columbus Circle e scendo al supermercato Whole Food (http://www.wholefoodsmarket.com/ situato all'interno del centro commerciale http://shopsatcolumbuscircle.com/), lì oltre a fare la spesa, puoi anche mangiare, dalla pizza al cibo cinese, io di solito compro del sushi (dai 7 agli 11 dollari a vassoio) e vado a mangiarlo nel parco agli Strawberry Fields.
Per fare la spesa c'è anche Zabar (http://www.zabars.com/), specializzato in cibo kosher, dove dicono si possa incontrare anche Barbra Streisand, che da anni vive nell'Upper West Side.

Volete un consiglio anche per un locale dove bere qualcosa? Beh, ovviamente il posto giusto è il Fusha (http://www.fusha75.com/), che è anche sushi bar. C'è una barista orientale molto carina, che se gli siete simpatici vi carica il Manhattan di whisky...
L'Upper West Side è questo e molto altro...c'è la Julliard School che tutti gli appassionati di musica classica e danza conoscono, il Lincoln Center, si può incontrare Kevin Bacon che fa jogging al Central Park...a me non è successo, ma questo è un ottimo motivo per tornare, no?

Se qualche goloso è rimasto invogliato dalla red velvet cupcake, vi posto la ricetta così potete provare a farla voi stessi. Sono dei cupcake al cioccolato ricoperti da una glassa al philadelphia, hanno una sfumatura rossastra che pare che in origine fosse  dovuta al mix aceto - bicarbonato, ma nella versione moderna del dolce viene aggiunto anche del colorante rosso

RED VELVET CUPCAKE CON GLASSA AL PHILADELPHIA

INGREDIENTI PER 12 CUPCAKE

125 GR FARINA
10 GR CACAO
UN PIZZICO DI SALE 
60 GR BURRO
150 GR ZUCCHERO
1 UOVO GRANDE
1/2 CUCCHIAIO ESTRATTO DI VANIGLIA LIQUIDO O VANILLINA IN POLVERE
1 CUCCHIAIO DI COLORANTE ROSSO 
1/2 CUCCHIAINO DI ACETO BIANCO
1/2 CUCCHIAINO DI BICARBONATO DI SODIO
120 GR DI LATTICELLO (SI PUO' SOSTITUIRE CON LA STESSA QUANTITA' DI YOGURT MISCELATO A LATTE IN RAPPORTO 3:1 E AGGIUNGENDO 1 CUCCHIAIO DI SUCCO DI LIMONE)

Accendere il forno a 175° e rivestire gli stampini per muffin con 12 pirottini di carta.

In una ciotola capiente setacciare la farina, il sale e il cacao in polvere.

In un’altra ciotola montare il burro con le fruste elettriche fino ad ottenere una crema soffice, aggiungere lo zucchero e continuare a montare per qualche minuto. Aggiungere l’uovo e farlo incorporare bene. Unire l’estratto di vaniglia.

Mescolare il buttermilk con il colorante alimentare.
Continuando a montare il composto aggiungere gli ingredienti secchi alternandoli al buttermilk (iniziando e finendo con gli ingredienti secchi).
In una piccola ciotola mescolare bicarbonato di sodio e aceto, friggeranno un po’, aggiungerli all’impasto e mescolare bene.
Dividere il composto nei 12 stampini, infornare per circa 18/20 minuti (anche un paio in più) e poi togliere dal forno e far raffreddare completamente prima di aggiungere la glassa.


INGREDIENTI PER LA GLASSA:

250 GR PHILADELPHIA
100 GR BURRO
80 GR DI ZUCCHERO A VELO VANIGLIATO O NON, SECONDO PREFERENZA

Il burro e il philadelphia devono essere a temperatura ambiente. Mescolare con le fruste prima il burro da solo, poi aggiungere il philadelphia e amalgamare bene sempre montando con le fruste, poi unire lo zucchero un pò alla volta, consiglio di assaggiarlo, le ricette americane ne prevedono molto ma secondo me diventa troppo dolce, io ne metto circa 80 gr. Quando la glassa è pronta va fatta raffreddare bene in frigorifero, poi si decorano i cupcake raffreddati con la sac a poche.
I cupcake senza glassa possono essere congelati, ma è preferibile non metterli in frigo perchè altrimenti diventano duri, quando sono glassati sarebbero da tenere in un luogo fresco.


Questi sono i miei red velvet cupcake in versione halloween:

lunedì 9 gennaio 2012

Quattro giorni a Vienna

Io e Samu siamo stati a Vienna dal 01 al 5 gennaio 2012.
Non è stato facile scegliere la meta di quest'ultimo viaggio, una parte di noi vorrebbe andare sempre a Londra o Parigi, ma abbiamo voglia anche di visitare posti nuovi, e alla fine abbiamo optato per Vienna.
Le mete possibili erano, oltre a Vienna, Copenaghen o Berlino.
Abbiamo scelto Vienna semplicemente perchè costava meno. Per motivi di lavoro non abbiamo potuto prenotare prima dell'inizio di dicembre, e per quella data i voli erano piuttosto cari.
Non mi soffermo sulla descrizione della città e dei luoghi da visitare, Vienna offre molto, dall'arte alla natura, ognuno scelga come vivere questa deliziosa città. Io vorrei solo fornire qualche indirizzo utile per l'organizzazione del viaggio.
Partiamo da quanto stare: quattro giorni per me sono più che sufficienti per godersi la città (forse anche troppi), con qualche giorno in più si possono prendere in considerazione anche delle gite fuori porta (il Bosco Viennese, Bratislava, Salisburgo...).
Abbiamo prenotato sul sito di Air Dolomiti ( http://www.airdolomiti.it/) e la spesa totale per due persone in business class è stata di 335 euro. Normalmente non viaggiamo in business, anche se confesso che mi piacerebbe molto soprattutto quando i voli sono lunghi, ma Air Dolomiti propone tre tipi di tariffe, la prima è una economy con solo bagaglio a mano di 7 kg, la seconda è un'economy standard con il bagaglio in stiva di 23 kg, e poi c'è la business, che non costa molto più della economy, e ci ha permesso di portare una valigia sola (sono consentiti fino a 32 kg per bagaglio). Comunque per chi volesse approfondire sul sito di Air Dolomiti ci sono tutte le informazioni del caso, chiare e dettagliate.
Abbiamo prenotato l'hotel sul sito  http://www.booking.com/ , che straconsiglio, i prezzi sono ottimi, non ho mai avuto brutte sorprese e molti degli alberghi permettono la cancellazione gratuita fino al giorno di arrivo.
Abbiamo soggiornato all'Hotel Domizil, che si trova in pienissimo centro, dietro il duomo di Santo Stefano, è un 4 stelle che però ha più l'aria di un buon tre stelle, comunque offre camere spaziose e pulitissime, colazione inclusa abbondante sia di dolce che di salato, e soprattutto staff gentilissimo.
Il giorno della partenza ti permettono di lasciare lì i bagagli per tutto il tempo che vuoi, meglio di così!
http://www.hoteldomizil.at/
Abbiamo speso 396 euro per quattro notti con colazione. Avremmo potuto spendere un pò meno ma solamente soggiornando fuori dal centro.
Per raggiungere il centro della città dall'aeroporto abbiamo preso il treno della Cat (http://www.cityairporttrain.com). Ci sono le biglietterie self service in diversi punti dell'aeroporto, è facilissimo da raggiungere, in 16 minuti ti porta in centro. Noi da lì siamo andati a piedi perchè era a due passi dall'hotel, altrimenti si può prendere la metropolitana, o un taxi. Prezzo del treno a/r 18 euro.
Per i pasti c'è davvero di tutto. Oltre alle onnipresenti catene Mc Donald's, Burger King e Starbucks Coffee ne segnalo altre due che non ho visto in altri Paesi: Wienerwald (http://www.wienerwald.com) e Nordsee (http://www.nordsee.com/en/).



La prima è una tavola calda dove si mangiano principalmente piatti a base di carne, dal pollo ai ferri a varie versioni della cotoletta (la classica di vitello, oppure di maiale, di pollo, farcita con prosciutto e formaggio ecc), stinco di maiale, costate...
Ci siamo stati una sera, abbiamo mangiato una porzione di pollo ai ferri piccante con patate arrosto, una cotoletta di vitello con patate fritte e due birre medie, e abbiamo speso 34 euro. Porzioni davvero abbondanti.


Nordsee offre invece piatti a base di pesce, dal sushi al pesce impanato e fritto, più diversi sandwich.
http://www.nordsee.com/en/
Li abbiamo pranzato un paio di volte, spendendo non più di 10 euro per un paio di sandwich, del pesce fritto e una bibita.


Consiglio entrambi i locali per un pasto senza troppe pretese, ma se volete mangiare davvero bene e tipicamente viennese allora dovete andare in un beisl (corrisponde alla nostra trattoria), ce ne sono davvero tante, noi siamo stati alla Griechenbeisl (http://www.griechenbeisl.at), è la trattoria più antica di Vienna, mi pare sia del 1447, il posto è davvero bello e la cucina è all'altezza.


Abbiamo mangiato cotoletta con insalata, gulasch con canederli, due birre medie e caffè e abbiamo speso circa 60 euro.
Per due volte siamo stati al ristorante Gutenberg (http://www.citypension.at/it/gutenberg.html) dove si mangia una discreta cucina viennese. Abbiamo mangiato la cotoletta (tanto per cambiare...ma è il piatto tipico di Vienna e la cucinano davvero bene) e canederli di spinaci, davvero squisiti, con birra e caffè abbiamo speso entrambe le volte una quarantina di euro.
Per mangiare c'è davvero solo l'imbarazzo della scelta, ci sono locali per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Ricordate che se andate a Vienna non potete non mangiare una bella fetta di torta in una caffetteria del centro.
Personalmente non sono amante della Sachertorte però bisogna assaggiarla...la torta più buona che ho mangiato è stata la Linzertorte, una crostata con mandorle nell'impasto e marmellata di frutti rossi.


Ma la pasticceria austriaca offre ben altre delizie, anche in questo caso c'è davvero l'imbarazzo della scelta.
Consiglio di passare davanti al famoso Hotel Sacher, dove è stata inventata la torta omonima, e di passare oltre...ormai è davvero una trappola per turisti, c'era la coda fuori per mangiare una fetta di torta, secondo me non ne vale proprio la pena, è davvero difficile trovare una pasticceria dove non la facciano bene. Noi siamo stati in due pasticcerie, in centro ma in strade secondarie e quindi meno affollate, le ho scelte perchè mi sembravano frequentate da gente del posto più che da turisti, e quindi per il tempo di un melange (il cappuccino viennese) e di una fetta di torta mi sono sentita un pò viennese anch'io. Non ricordo il nome quindi non ve le posso consigliare, ma ce ne sono davvero tante sparse per tutta la città.
Non mi dilungo oltre. Ci sarebbero tante altre cose da dire ma alla fine Vienna è una città davvero easy, è giusto che ognuno la scopra da sè.
Aufidersen :-)

sabato 7 gennaio 2012

Mi presento

Golosi in transito...
Non è stato facile scegliere il titolo del mio blog, ma adesso che è scritto nero su bianco ne sono piuttosto soddisfatta.
In tre parole spiega chi sono:
GOLOSA, e per questo purtroppo perennemente in lotta con la bilancia...
Ma la parola scritta al plurale spiega anche che sono in compagnia, non viaggio mai da sola (ma non avrei problemi a farlo), e soprattutto non mangio mai da sola (proprio non mi piace, quando capita lo scenario classico è pizza surgelata davanti alla tv).
Il mio primo compagno di avventure è mio marito Samu, ma ci piace molto anche viaggiare con gli amici (golosi anche loro).
IN TRANSITO perchè nella mia testa la valigia è sempre pronta, penso sempre a quale potrebbe essere il prossimo viaggio, e cambio idea mille volte. Ma mi sento in transito anche perchè mi piace pensare che un giorno andrò a vivere altrove, magari in un altro continente. Amo la mia città e so che se dovessi trasferirmi in un altro Paese l'Italia mi mancherebbe tantissimo, ma un giorno mi piacerebbe poter chiamare 'casa' almeno un altro piccolo pezzo di mondo, assorbire un'altra lingua, una cultura diversa , sapori lontani da quelli cui sono abituata.
E sono sicura che prima o poi succederà.