Rieccomi qui, sono passati mesi dal mio ultimo post, ma in questa latitanza non sono mancati gli spunti. Cercherò di recuperare e di raccontarvi al più presto dei miei viaggi golosi di quest'anno, e voglio cominciare con una delle esperienze più belle del 2014.
Immaginate di essere a Londra (un posto a caso, eheheh) in una soleggiata giornata di agosto. Curioso, dopo l'estate anomala che abbiamo vissuto in Italia, trovare il caldo a Londra. Strano, inaspettato e piacevole.
E' quasi mezzogiorno, state passeggiando per Soho, curiosando tra le bancarelle di cibo orientale, e l'ora del pranzo si avvicina.
Vi ritrovate quasi per caso di fronte all'ingresso del ristorante che avete in mente da un pò. La vetrata blu non lascia intravedere gli interni.
- Vado o non vado? - Mette un pò d'ansia sapere che si tratta di un ristorante con una stella Michelin, ma la curiosità, la voglia di regalarvi un'esperienza gastronomica è forte, e quindi alla fine entrate.
Le luci sono soffuse, il blu vi circonda e vi avvolge in un abbraccio rilassante.
Una signora dallo sguardo dolce vi accoglie e vi accompagna al tavolo.
Al momento i commensali sono pochi. Moltissimi invece i camerieri. Ci sono ragazze con delle tuniche bianche molto chic, dei ragazzi con lunghissimi grembiuli neri, e infine eleganti signori in completi grigi e cravatta azzurra. Chi incrocia il vostro sguardo vi sorride, e sembrano davvero felici che voi siate lì.
Una delle ragazze in bianco vi porta il menu e vi chiede se gradite dell'acqua, ma voi chiedete invece solo del the al gelsomino.
Dopo qualche minuto uno dei ragazzi dai lunghi grembiuli vi porta il the, poi arrivano delle ciotoline con salsa agrodolce e piccante, e dei cetriolini.
La ragazza in bianco prende il vostro ordine: ravioli con gamberi e erba cipollina, e poi noodles piccanti con scampi e capasante.
State per versarvi dell'altro the, quando uno dei signori in giacca e cravatta arriva veloce, prende la teiera e riempie la tazza. Ogni gesto è accompagnato da un sorriso.
L'imbarazzo comincia a scivolare via, cominciate a sentirvi bene, coccolati, rilassati.
I ravioli arrivano dopo una breve, calcolata attesa.
Si intuisce che ogni mossa è pianificata: mentre le bevande arrivano subito, il cibo richiede un certo tempo. I vostri ospiti sembrano sapere bene che un piatto servito troppo in fretta potrebbe far pensare che in cucina sia già tutto precotto e che vogliano farvi mangiare alla svelta per liberare il tavolo, così come un servizio troppo lento potrebbe far pensare ad una certa disorganizzazione.
I ravioli sono meravigliosi, succosi, ricchi di sapore.
Pensate che anche in cucina debbano essere tutti rilassati e sorridenti.
Ogni tanto qualcuno vi chiede se va tutto bene, voi di nascosto fate qualche foto perchè l'esperienza va immortalata, e accogliete con goloso entusiasmo l'arrivo dei noodles, che si riveleranno il piatto piccante migliore che abbiate mai mangiato.
Riuscite a distinguere ogni sapore, gli scampi, le dolcissime capasante, e quando mangiate del peperoncino (tritato fresco e cosparso per tutto il piatto) il piccante vi esplode in bocca, forte, fortissimo, ma senza persistere. E' una sensazione mai provata. Di solito un piatto molto piccante anestetizza un pò la bocca, confonde le papille gustative, nascondendo gli altri sapori, ma in questo caso non succede.
Pur trattandosi di un peperoncino molto piccante, di quelli che fanno venire le lacrime agli occhi e la goccia al naso, una volta deglutito il piccante si attenua, e quando assaggiate uno scampo ne gustate tutta la dolcezza. E' uno straordinario equilibrio di sapori.
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Riuscite a mangiare tutto, anche se il piatto era molto abbondante.
Finite il the, e, con molta calma, chiedete il conto.
Quando lasciate il ristorante è passata un'ora e mezza, vi sentite riposati, deliziati, e siete pronti a riprendere il giro della città.
Vi ritrovate all'esterno, le luci soffuse vengono sostituite dal bagliore del sole, per le strade la gente va veloce, qualcuno parla al cellulare, altri camminano mangiando un panino o bevendo un caffè.
Siete tornati a Londra. Riprendete anche voi a camminare, ma senza fretta, sulle labbra ancora il sapore del cibo divino che avete gustato, nella mente il fresco ricordo di un bellissimo viaggio nei sapori d'oriente e nel lusso di un servizio magistrale, un'esperienza che ogni tanto bisognerebbe regalarsi.
Se invece di immaginarlo solamente, volete regalarvi anche voi questo pasto principesco, dovete andare a Londra al ristorante Yauatcha, al 15-17 di Broadwick St a Soho.
Io ho speso 26 £, un prezzo più che onesto considerata la qualità del cibo e del servizio.
Se amate il cibo orientale, questo è il posto per voi.