venerdì 7 febbraio 2014

Ricordi parigini

Se Londra è la città straniera che ho visitato il maggior numero di volte, Parigi è quella dove ho trascorso più tempo. Sommando i vari viaggi vi ho passato più o meno 80 giorni. L’ultima volta che ci sono andata, insieme al Samu, è stato lo scorso dicembre, per tre giorni, ed è stata una mini vacanza bellissima.


Adoro Parigi, non sento il bisogno di tornarci spesso, cosa che invece mi succede con Londra, ma ogni volta che ci vado mi chiedo perché ho fatto passare così tanto tempo dall’ultima volta.

La prima volta che sono stata a Parigi è stato a luglio 1989. A Montmartre, per me il quartiere più bello di Parigi, abita una coppia di amici dei miei, gli adorabili Giovanna e Jean, in quel periodo si trovavano in Italia e ci hanno lasciato la loro casa per tutto il mese, e non un mese qualunque…nel mese di luglio del 1989 si sono svolti i festeggiamenti per il bicentenario della presa della Bastiglia. Ho avuto modo di vedere l’inaugurazione del Grande Arche de la Défense, dell’Opéra Bastille, della Piramide del Louvre.



Ricordo ancora oggi la sera del 14 luglio, un misto di paura ed emozione, gli Champs Elysées strapieni di gente, ragazzi che si arrampicavano sulle grondaie delle case per riuscire a vedere la parata, la città in preda ad una follia collettiva, e io non mi rendevo nemmeno conto che stavo partecipando ad un evento storico per tutta la Francia.
Passare un mese intero in una città come Parigi, vivendo in una vera casa parigina, è un’esperienza bellissima. Le prime due settimane (quelle in cui c’era anche mio papà, che poi è dovuto rientrare in Italia per lavoro) le abbiamo passate tra musei e monumenti. Credo che i grandi musei parigini piacerebbero anche a chi non ama l’arte, non si può rimanere indifferenti di fronte ai grandi impressionisti esposti al museo d’Orsay, non restare incantati davanti alle meraviglie del Louvre, o di fronte alla sala delle ninfee di Monet all’Orangerie.
Il bello di avere un mese a disposizione è che ci si può permettere di visitare tutto con calma, senza correre da una parte all’altra della città. Trascorse le prime due settimane i ritmi rallentano, ricordo che uscivo con mia mamma a fare la spesa dai fruttivendoli di Rue des Abbesses, compravamo le baguette per il pranzo, ci fermavamo in qualche giardino a mangiare un croissant, ci siamo davvero sentite un po’ parigine anche noi.
Sono passati tanti anni da quella prima volta, ma ricordo perfettamente la sensazione che ho provato quando sono tornata a Verona. Abituata ai grandi Boulevards, alle piazze enormi, alla maestosità della Senna, Verona mi era sembrata così piccola, mi sembrava irreale, non era la città che avevo lasciato, ma una sua miniatura. 
Sono tornata a Parigi altre volte con i miei negli anni novanta, mio papà tra maggio e giugno vi passava un mese  per lavoro, e noi lo accompagnavamo volentieri! Poi, per circa una decina d'anni, non ci sono più andata. Ci sono tornata nel 2003 insieme al Samu. La Défense era cambiata molto rispetto alla prima volta che l'avevo vista, ma il resto della città era proprio come lo ricordavo. E' stato bello tornarci col Samu, che la vedeva per la prima volta, anche se non è andato tutto benissimo. Eravamo in un hotel veramente brutto, in una zona che non ci piaceva, e per la prima volta mi scontravo con un aspetto di Parigi che nei viaggi precedenti non avevo considerato: i prezzi! 
Ma, nonostante tutto, a fine 2008 ci siamo voluti tornare, e in quell'occasione è stato amore.
Abbiamo trovato un delizioso monolocale a Monmartre, senza saperlo avevamo preso casa nella via dove abitava il personaggio di Amelie Poulain, di fronte al fruttivendolo che si vede spesso nelle scene del film. 



Quella è una zona veramente magica di Parigi, ci abbiamo passato una settimana piacevolissima, per l’ultimo dell’anno siamo stati invitati a cena da Giovanna e Jean e ci siamo divertiti moltissimo, tra champagne, ostriche e formaggi francesi!



Di quella vacanza ho dei ricordi veramente bellissimi, l'unico aspetto negativo è stato il freddo, c'erano in media 6 gradi sotto zero, un perenne vento gelido, non si riusciva a stare per strada a lungo.
Il tempo è stato invece clemente durante la nostra ultima breve vacanza, a dicembre 2013.
Abbiamo fatto lunghissime passeggiate, mangiato ottimi croissants e rivisto volentieri le meraviglie offerte da questa straordinaria città.

Vorrei provare a dare qualche consiglio a chi non conosce la città e vorrebbe visitarla.

TRASPORTI
Per arrivare a Parigi il mezzo migliore è l’aereo, ci sono andata varie volte anche in treno, ma negli anni novanta i prezzi dei voli non erano quelli di adesso, oggi come oggi il treno non conviene proprio. Tra l’altro, oltre alle compagnie aeree low cost, anche Air France offre delle tariffe molto vantaggiose. Noi in dicembre, viaggiando solo con bagaglio a mano abbiamo speso 130 € con volo diretto da Verona all’aeroporto Charles de Gaulle.
Consiglierei di evitare Ryanair perché lo scalo parigino è all’aeroporto di Beauvais, che è veramente lontano da Parigi, circa un’ora e mezza di autobus, e il viaggio è piuttosto caro (16 € a tratta).
Dall’aeroporto Charles De Gaulle si arriva a Parigi comodamente con il treno TGV, che ferma in diverse stazioni in centro città. Il costo a tratta attualmente è di circa 10 € a tratta.
Per muoversi a Parigi il mezzo più veloce è la metropolitana, ma, dal momento che i biglietti della metro sono validi anche sugli autobus, non escluderei un viaggio in superficie, che permette di guardarsi intorno mentre ci si sposta da una zona all’altra.
Un biglietto singolo costa 1,7 €, mentre un carnet da 10 biglietti costa 13,70. Durante il nostro ultimo viaggio abbiamo optato proprio per il carnet, perché ci siamo spostati principalmente a piedi o con il batobus (ve ne parlo dopo), ma se avete intenzione di restare a Parigi più  a lungo o di visitare altre località, ad esempio Versailles o Euro Disney, ci sono altre opzioni interessanti.
Sul sito http://www.ratp.fr/it/ratp/c_21879/turisti/ troverete tutte le informazioni utili, in italiano.

Durante i nostri viaggi precedenti io e il Samu ci siamo sempre regalati una crociera sulla Senna con il Bateau Mouche. Quest’anno invece abbiamo scoperto il Batobus, che è un’alternativa interessante agli altri mezzi.
Ci sono 8 fermate, tutte in punti importanti della città (Champs–Elysées, Tour Eiffel, Musée d’Orsay, Saint–German-de -Prés, Notre-Dame, Jardin de Plantes, Hotel de Ville, Louvre), e durante la giornata potete scendere e salire ogni volta che volete. A noi è piaciuto perché offre una visuale unica della città e permette di riposare un po’ tra un giro e l’altro.


Il biglietto per un giorno costa 15 €, mentre quello per due giorni costa 18 €.
Potete trovare tutte le info utili sul sito http://www.batobus.com/index.htm.

Ultimo consiglio sui trasporti: camminate, camminate e camminate!

ALLOGGI
Gli alloggi a Parigi sono sicuramente più economici di Londra, anche qui non è facile trovare camere spaziose, se non spendendo molto, ma si può alloggiare tranquillamente in centro in camere con bagno interno rimanendo sotto i 100 € a camera.
Nel 2003 avevamo soggiornato in un hotel della catena Formule1 (http://www.hotelf1.com/gb/home/index.shtml), sono hotel molto economici con bagno in comune, ma non ci eravamo trovati bene.  Il prezzo è veramente vantaggioso, ho verificato il prezzo attuale dell’hotel dove eravamo stati noi e costa da 34 a 43 € a camera, però sinceramente non ci tornerei. Secondo me questi hotel possono essere molto utili durante viaggi itineranti, infatti ci siamo stati in altre due occasioni in località diverse, ma vanno bene per una notte, non per passarci una settimana. Noi preferiamo avere il bagno in camera e alloggiare in centro, o quantomeno in belle zone residenziali, invece l’hotel in cui siamo stati a Parigi, a nord di Montmartre, era in una zona abbastanza squallida, non pericolosa, ma non offriva veramente niente.
Se non disdegnate gli ostelli, siete abituati a condividere il bagno con altri clienti, e non vi dispiace alloggiare in periferia, allora i Formule1 potrebbero fare al caso vostro, quelli che ho visto io non erano tenuti benissimo, ma non posso dire che fossero sporchi.
Per trovare l’appartamentino in Rue de Trois-Freres ho utilizzato il sito http://www.all-paris-apartments.com/ e ci siamo trovati molto bene, mentre lo scorso dicembre abbiamo soggiornato all’Hotel de trois gares (http://www.h3gparis.com/) in zona Bastille.
Nei viaggi precedenti avevamo sempre alloggiato a Montmartre, mentre per l’ultimo viaggio volevo scoprire zone diverse, in particolare mi interessava il Marais, per questo abbiamo optato per l’hotel de trois gares che si trova a una decina di minuti a piedi dalla stupenda Place des Vosges. E’ un hotel semplice e piccolino, noi vi abbiamo speso 240 € per tre notti, senza colazione (si può fare in hotel pagando un extra ma in fondo alla via c’è un ottimo panificio – pasticceria dove si mangiano buonissimi croissants).
La nostra camera era piccola, ma molto pulita, c’era anche un armadio spazioso (dove abbiamo dimenticato un paio di maglioni…).





Lo consiglio assolutamente, vi avviso però che l’ascensore è piccolissimo (ci si sta in due, uno davanti all’altro, senza i bagagli, altrimenti ci può stare una sola persona con una valigia). Se uno dovesse avere problemi di claustrofobia è meglio che cambi hotel, perché ci sono 6 piani, farli a piedi non sarebbe il massimo.
Riguardo alla zona, è molto comoda per girare il centro, è a due minuti dalla Place de la Bastille, in un attimo si arriva nel cuore del Marais, si può raggiungere comodamente a piedi l’Hotel de Ville, il Centre Pompidou, il Forum des Halles, il Louvre, Place Vendome, l’Ile St Louis e l’Ile de la Cité, è veramente in una posizione strategica. Inoltre (ecco spiegato il nome dell’hotel) si trova vicino a tre importanti stazioni: Bastille, Gare de Lyon e Gare d’Austerlitz.
E’ una zona molto tranquilla, e piacevole da girare anche la sera. Non c'è però una gran vita mondana da quelle parti, se vi piace uscire la sera e trovarvi in mezzo alla gente forse non fa per voi, è un quartiere residenziale bello e tranquillo, comodo per raggiungere le altre zone del centro, ma non posso dire che sia un posto vivace e pieno di locali.

Io, soprattutto a chi visita Parigi per la prima volta, consiglio di alloggiare in zona Abbesses, a Montmartre. E' un pò fuori dal centro, di giorno potete girare tranquillamente a piedi anche partendo da lì, ma dovrete sicuramente prendere più mezzi pubblici rispetto ad altre zone, però secondo me ne vale assolutamente la pena. Secondo molti, probabilmente a ragione, è una zona che nel tempo è stata un pò rovinata dal turismo, ha perso un pò della sua autenticità. Ma rimane comunque uno dei luoghi più belli e magici di Parigi, sembra quasi che il tempo si sia fermato, lì non troverete grandi strade, ma vicoli, scalinate, vi arrampicherete sulla collina fino ad arrivare al Sacro Cuore, e poi di nuovo giù, passando dal Moulin de la Galette. Per me Montmartre è la Parigi più vera, o forse semplicemente quella che amo di più, quella degli artisti, del can-can, della vita bohèmienne, di Amélie.
Se anche doveste alloggiare in un'altra zona, dedicate a questo quartiere stupendo il tempo che merita.

CIBO

come in ogni grande città, anche a Parigi potete trovare il meglio e il peggio della cucina. 
Se non avete problemi di budget potrete regalarvi vere esperienze gastronomiche, ma l'offerta è ampia anche per chi ha un budget limitato. Bisogna stare un pò attenti, perchè il rischio di andare incontro a qualche fregatura c'è. Può succedere che in bistrot apparentemente alla mano vi facciano spendere un bel pò di soldi (noi abbiamo speso 18 euro per due birre...), oppure si può entrare in qualche trappola per turisti travestita da autentico ristorante  francese, mangiando male e spendendo comunque tanto.
Io adoro la cucina etnica, che in Italia praticamente non esiste (quando si comincia a mangiare nei ristoranti cinesi all'estero si rischia di non mettere più piede in quelli italiani, che, a parte rare eccezioni, sono di livello veramente basso), quindi in una città cosmopolita come Parigi non posso non approfittare della ricca offerta di cibi di tutto il mondo. Se vi piace il cibo etnico a Parigi potrete togliervi molte voglie spendendo poco, ci sono trattorie marocchine e libanesi dove potrete sfamarvi con pochi euro, mangiando bene, io ho provato anche ottimi ristoranti cinesi, l'ultimo dei quali aveva la cucina a vista con una signora che impastava e stendeva noodles senza sosta.  Questi localini etnici sono sparsi per tutta Parigi, e sono una buona soluzione per il pranzo. Noi per esempio durante il nostro ultimo viaggio abbiamo pranzato in un ristorantino libanese vicino al Centre Pompidou, con 5 euro ci siamo saziati con un enorme wrap con insalata e falafel.
Ovviamente bisogna assaggiare anche la cucina francese, ci sono brasserie carine dove si mangia bene senza spendere una fortuna, un valido aiuto lo fornisce tripadvisor, quindi consiglio di farsi qualche idea prima di partire.
Durante il nostro ultimo viaggio ci siamo incontrati con mio fratello Giovanni, che era a Parigi per lavoro, e ci siamo regalati una deliziosa cena francese in un ristorante di Montmartre, la Mandigotte, al n.68 di Rue Lepic (http://mandigotte.fr/). Abbiamo gustato specialità francesi in un ambiente accogliente e curato e bevuto del buon vino per una spesa di circa 40 euro a testa. Se capitate da quelle parti ve lo consiglio, i tavoli sono piccoli e attaccati uno all'altro, come in qualsiasi ristorante parigino che si rispetti.

Boeuf bourguignon

Hamburger con pane alla paprika

Entrecote


Che dire di più? Non vi faccio un elenco delle cose da visitare perchè la lista sarebbe troppo lunga. Vi dico solo che Parigi accontenta ogni tipo di viaggiatore, chi ama i musei, chi ama mangiare e bere, chi ha la passione dei parchi divertimento...
Secondo me tre giorni bastano per avere un assaggio della città, anche se varrebbe davvero la pena potersi fermare di più.
Bon voyage!








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