E' arrivato il momento di parlare di libri.
Nel titolo del post ho scritto 'golosi', ma non intendo solamente nel senso culinario, golosi sono anche quei libri che ti fanno sognare raccontandoti di avventure in terre lontane, che ti fanno viaggiare insieme ai protagonisti, che ti fanno venire voglia di prendere e partire.
Voglio cominciare da Ewan Mc Gregor.
Si, l'attore.
Qualche anno fa, per puro caso, mentre gironzolavo in libreria alla ricerca di qualcosa di interessante, questa copertina ha catturato la mia attenzione:
In particolare mi sono soffermata sul nome di uno degli autori, Ewan Mc Gregor appunto. Mi sono chiesta se fosse quel Ewan Mc Gregor, e quando ne ho avuto la conferma ero già rapita da questo libro, che era il racconto di un viaggio fatto da lui e dal suo amico Charlie Boorman da Londra a New York in moto, passando dallo stretto di Bering. Le premesse erano troppo buone per non comprarlo, due amici, avventura, terre lontane...
E' stata una delle letture più belle della mia vita. Il libro è il diario di questo viaggio, ognuno dei due protagonisti ha scritto il suo, giorno per giorno, e ne è uscito un racconto avvincente, ricco di dettagli, veramente bellissimo. Una delle emozioni più grandi è stato scoprire che esisteva anche un dvd con il documentario di tutta l'avventura. C'ho messo un pò a capirlo, a dire la verità, anche se nei loro diari Ewan e Charlie parlavano spesso del cameraman che li accompagnava per riprendere il viaggio, che sarebbe poi stato messo in onda dalla BBC. Ad un certo punto ho pensato che se era stato fatto un documentario doveva esistere anche il dvd! E' stato magnifico guardarlo. Come per magia tutto quello che avevo letto e immaginato è diventato reale, potevo vedere, ascoltare, mi sembrava quasi di poter sentire anche i profumi.
Il viaggio si è svolto dal 14 aprile al 29 luglio del 2004, sono stati percorsi più di 30.000 km e attraversati Inghilterra, Francia, Belgio, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Russia, Kazakistan, Mongolia, USA e Canada, con arrivo a New York.
Il libro descrive come è nata l'idea di questo viaggio, come è stato preparato, dalla ricerca degli sponsor alla richiesta dei vari permessi, dalla scelta delle moto e delle attrezzature alla pianificazione delle tappe, vi porta prima in terre aspre, desolate, dove in una giornata si riescono a fare poche centinaia di chilometri in moto (quando va bene) perchè mancano strade asfaltate, per poi arrivare nel Nuovo Continente, per ritrovarsi in una realtà completamente diversa, passando per strade enormi, dormendo in camere confortevoli e non più in tenda, fino ad arrivare a New York.
Potete trovare altre informazioni sul sito ufficiale http://longwayround.com/index.htm.
E sappiate che esiste anche Long Way Down...
Alla prossima!
giovedì 15 marzo 2012
lunedì 12 marzo 2012
Usa 2011, da Chicago a New York passando dalle Cascate del Niagara e dalle Catskill Mountains
Come accennato nel post precedente, nel settembre 2011 io, il Samu e il Vez abbiamo fatto un viaggio negli Stati Uniti. Abbiamo deciso di visitare Chicago, città che non conoscevamo ma di cui avevamo sentito parlare benissimo, e poi di prendere la macchina e dirigerci verso le Cascate del Niagara, per poi scendere a New York. Di seguito un pò di informazioni.
COSTO TOTALE DEL VIAGGIO: 2300 € a persona
VOLI: acquistati dal sito di Opodo, da cui mi servo sempre e dove ho trovato i migliori prezzi. Abbiamo speso 604 € a/r a testa. Andata da Linate a Chicago, con sosta a Copenaghen, ritorno da New York (aeroporto di Newark) a Linate, con sosta a Stoccolma. Compagnia aerea SAS, con cui ci siamo trovati bene, personale cortese ed efficiente, pasti sopra la media, airbus confortevoli e tutti dotati di monitor personale.
ITINERARIO: 5 notti a Chicago, 5 notti on the road (una notte nella Gold Coast del Michigan, a Ludington, una notte a Bay City, sul lago Huron, una notte a Erie, sul lago omonimo, una notte a Niagara lato Usa, una notte a Sidney nelle Catskills, tre notti a New York). Chilometri percorsi: circa 2400.
NOLEGGIO AUTO: abbiamo noleggiato un auto di media categoria (sul sito come riferimento davano la Toyota Corolla, alla fine ci hanno consegnato una Jeep Patriot) presso la Alamo, con ritiro dell’auto a Chicago e riconsegna a New York. Abbiamo speso circa 580 € per due guidatori, con un pieno di benzina omaggio. Piuttosto caro, ma abbiamo guardato tutte le altre compagnie che permettevano la riconsegna a Manhattan, e i prezzi erano più alti.
HOTEL: dall’Italia abbiamo prenotato solo gli hotel di Chicago e New York. A CHICAGO abbiamo alloggiato all’hotel Amalfi (http://www.amalfihotelchicago.com/), un 4 stelle con un ottimo rapporto qualità prezzo (noi abbiamo trovato un’offerta su booking) e una posizione meravigliosa, in pieno centro, a due passi dalle principali attrazioni della città. Abbiamo speso 955 $ per 5 notti in una camera con due double beds. L’hotel offre anche un’abbondante colazione, dove trovate the, caffè, succhi di frutta, latte intero e scremato, yogurth, bagels, panini e brioche di diversi tipi, marmellate, miele, cioccolata da spalmare, burro di arachidi, formaggio fresco, cereali di diversi tipi. Allestiscono dei buffet ad ogni piano, così ci si può prendere la colazione, che va consumata in camera, rimanendo tranquillamente in pigiama. Dalle 17 alle 19 viene invece offerto l’aperitivo, viene allestito in una saletta in uno degli ultimi piani, si può prendere un cocktail a scelta, e scegliere tra una vasta offerta di salumi, formaggi, focacce, salatini. La sala è un po’ piccola e viene riempita subito, quindi è difficile trovare un tavolo libero, ma è piacevole anche bere qualcosa al banco. Nell’hotel sono disponibili anche una palestra (mai usata) e delle postazioni internet gratuite. Nel complesso un ottimo hotel.
A NEW YORK abbiamo alloggiato all’hotel Milburn in Upper West Side, hotel di cui ho già parlato qui
Nelle altre località ci siamo fermati nei motel lungo la strada. A parte il Travel Inn di Bay City, che ho descritto ampiamente nel post precedente, negli altri posti ci siamo trovati bene. Delle grandi catene abbiamo provato un Comfort Inn, un Hampton Inn e un Super 8. Il costo dei motel è andato da un minimo di 35 $ ad un massimo di 128 $ (per una camera con un queen bed, nei cinque giorni on the road abbiamo preso due camere).
PASTI: di New York ho già parlato qui
Stavolta vi segnalo alcuni ristoranti di Chicago dove abbiamo mangiato benissimo, vere e proprie esperienze gastronomiche, e un paio di catene che abbiamo provato e che offrono buoni pasti a buoni prezzi. Per il resto abbiamo provato alcuni ristorantini locali, quando è possibile consiglio di provare le piccole realtà del posto, di assaggiare la cucina tipica della zona (non è assolutamente vero che in America si mangiano solo hamburger o junk food!).
Stavolta vi segnalo alcuni ristoranti di Chicago dove abbiamo mangiato benissimo, vere e proprie esperienze gastronomiche, e un paio di catene che abbiamo provato e che offrono buoni pasti a buoni prezzi. Per il resto abbiamo provato alcuni ristorantini locali, quando è possibile consiglio di provare le piccole realtà del posto, di assaggiare la cucina tipica della zona (non è assolutamente vero che in America si mangiano solo hamburger o junk food!).
CHICAGO: come primo ristorante segnalo il WEBER GRILL (http://www.webergrillrestaurant.com/), lì ho mangiato il miglior hamburger della mia vita! Andateci assolutamente, è uno dei ristoranti migliori in cui siamo stati. Fanno un po’ di tutto, dalle insalate alle pizze, ma la specialità è la carne alla brace. I prezzi variano in base a quello che prendete, tenete conto che un hamburger costa sui 12 $, le bistecche possono costare anche sui 30 $. E’ un ristorante di carne di ottimo livello, i prezzi sono assolutamente onesti.
Un altro posto che non potete saltare se andate a Chicago è il FRONTERA GRILL (http://www.rickbayless.com/restaurants/), di proprietà del pluripremiato chef Rick Bayless, dove fanno cucina messicana. Andateci anche se non vi piace questo tipo di cucina, perché vi sorprenderà, non ha niente a che fare con i ristoranti che ci sono in Italia. Se poi volete esagerare, allora andate al Topolobampo, è la versione chic del Frontera, si trova allo stesso indirizzo, ma al piano superiore, era frequentato anche dagli Obama…non ci siamo stati perché è molto caro. Per i nostri standard è caro anche il Frontera Grill, abbiamo speso 160 $ in tre, ma, credetemi, ne vale la pena (e poi con il cambio attuale alla fine sono circa 35 € a testa).
Se volete provare un raffinato ed autentico ristorante orientale, provate il COLONIAL (http://www.lecolonialchicago.com/), fanno cucina franco- vietnamita. L’ambiente è veramente bello ed elegante, e i piatti sono diversi, completamente diversi dal cibo orientale che siamo abituati a mangiare in Italia. Sapori nuovi, cotture brevi, condimenti leggeri. Un’esperienza da provare. Non so quanto abbiamo speso perchè ha offerto il Vez, ma dal ricordo che ho del menu credo siano almeno 50 $ a persona.
Il piatto tipico di Chicago è la deep dish pizza, è una specie di pizza (è più una torta salata) con il bordo molto alto, che nel formato più grande viene servita direttamente nella teglia in cui viene cotta.
La fanno in diversi locali, noi siamo stati alla Pizzeria Uno, dove pare sia nato questo piatto (http://www.unos.com/). Non mi ha entusiasmata sinceramente, invece al Samu è piaciuta moltissimo, in ogni caso visto che è il piatto tipico andrebbe provata..Prezzo economico. Mi raccomando, non storcete il naso a sentir parlare di pizza. Anch’io sono contraria a ricercare la cucina italiana all’estero, ma è proprio questo il punto, si chiama pizza ma è di fatto un altro piatto, e va provato perché fa parte della cultura americana. Anche la pizza newyorkese è famosa, e consiglio di provarla in una delle numerosissime pizzerie sparse per tutta Manhattan. Soprattutto se siete amanti di questo piatto dovete provarla, non c’è niente di analogo in Italia. C’è solo l’imbarazzo della scelta, la fanno davvero ad ogni angolo di strada, ma vi consiglio Pizza Famiglia (http://www.famousfamiglia.com/). Con pochi dollari farete uno spuntino super!
La fanno in diversi locali, noi siamo stati alla Pizzeria Uno, dove pare sia nato questo piatto (http://www.unos.com/). Non mi ha entusiasmata sinceramente, invece al Samu è piaciuta moltissimo, in ogni caso visto che è il piatto tipico andrebbe provata..Prezzo economico. Mi raccomando, non storcete il naso a sentir parlare di pizza. Anch’io sono contraria a ricercare la cucina italiana all’estero, ma è proprio questo il punto, si chiama pizza ma è di fatto un altro piatto, e va provato perché fa parte della cultura americana. Anche la pizza newyorkese è famosa, e consiglio di provarla in una delle numerosissime pizzerie sparse per tutta Manhattan. Soprattutto se siete amanti di questo piatto dovete provarla, non c’è niente di analogo in Italia. C’è solo l’imbarazzo della scelta, la fanno davvero ad ogni angolo di strada, ma vi consiglio Pizza Famiglia (http://www.famousfamiglia.com/). Con pochi dollari farete uno spuntino super!
Riguardo alle catene che abbiamo provato vi segnalo TGI Fridays (www.tgifridays.com), presente in tutti gli Stati Uniti. Si mangia bene senza spendere un’esagerazione (certo, i prezzi di New York sono il doppio di quelli di altre città più piccole, comunque non spenderete più di 30 $ a testa). Offrono appetizers di vario tipo, hamburger in diverse varianti, piatti unici a base di riso e carne, ottima carne alla griglia.
E poi c’è Pizza Hut, che ci ha salvato la vita in un paio di occasioni! Non sono difficili da trovare, nelle aree di sosta delle superstrade ne trovate sempre uno. Da Pizza Hut fanno pizze di tre tipi, sottile, media e altissima, i condimenti base sono formaggio e pomodoro, poi potete metterci sopra di tutto. Se l’avanzate (succede sempre) ve la portate via, a noi ha fatto molto comodo per la colazione nei motel!
LUOGHI VISITATI: Chicago e New York sono due città meravigliose e molto diverse tra loro, che offrono veramente di tutto, musei, parchi, architettura, shopping sfrenato, crociere sul fiume, ristoranti rinomati, concerti…sta ad ognuno scegliere cosa visitare in base ai propri interessi. Pochi giorni secondo me non bastano, noi ci siamo ripromessi di tornare a Chicago, e New York l’abbiamo visitata già tre volte. Non mi voglio soffermare oltre su queste due città conosciute in tutto mondo e importante meta del turismo mondiale, ma più che altro sulle località meno battute che abbiamo visitato in questo viaggio.
Prima di tutto la costa occidentale del Michigan. Ci abbiamo passato solo una notte, ma meriterebbe almeno una settimana. E’ veramente stupenda, ricca di paesini pittoreschi affacciati sul lago Michigan, che è immenso, un mare, e offre scenari sorprendenti. Se avete intenzione di visitare Chicago potreste pensare di dedicare qualche giorno anche a questa bellissima regione.
Riguardo alla costa orientale invece, ammetto di essere rimasta un po’ delusa. Il lago Huron è sicuramente più suggestivo se visitato dal Canada, noi abbiamo deciso di rimanere in territorio Usa e siamo rimasti un po’ delusi. Tutta l’area intorno a Detroit (città che abbiamo attraversato senza fermarci) è piuttosto squallida, però anche quella è America, e quindi siamo stati contenti di averla visitata.
Riguardo alla costa orientale invece, ammetto di essere rimasta un po’ delusa. Il lago Huron è sicuramente più suggestivo se visitato dal Canada, noi abbiamo deciso di rimanere in territorio Usa e siamo rimasti un po’ delusi. Tutta l’area intorno a Detroit (città che abbiamo attraversato senza fermarci) è piuttosto squallida, però anche quella è America, e quindi siamo stati contenti di averla visitata.
La regione sul lago Erie non è bella come la Gold Coast del Michigan, ma a noi è piaciuta molto. Ci siamo fermati a Erie, piccola località meta del turismo statunitense, un villaggio per famiglie dove siamo stati bene.
Le cascate del Niagara sono un sogno, io mi sono commossa, sono uno spettacolo maestoso, non avevo mai nemmeno immaginato uno scenario simile. La piccola delusione è stata vedere, sia in territorio canadese che statunitense, orribili palazzoni, casinò, hotel che deturpavano un po’ l’ambiente. Comunque è poca cosa rispetto alla bellezza delle cascate. Indimenticabile.
Una bellissima scoperta sono state le Catskill Mountains, si tratta di una regione montana nello Stato di New York. Ci siamo passati per scendere a New York dalle cascate del Niagara e siamo rimasti incantati, vi troverete a girare in tranquille strade in mezzo a boschi e laghetti.
Una piccola perla in questa regione è la celeberrima Woodstock, che si trova a circa due ore da New York. E’ un piccolo gioiello in mezzo ai boschi, abitato da una tranquilla comunità hippy. E’ piacevolissimo passeggiare e incontrare signore coi lunghi capelli e le gonnellone, e uomini ormai in terza età con le basette e i pantaloni a zampa, che ti sorridono e salutano. Ci abbiamo passato qualche ora con molto piacere.
Se avessimo avuto una settimana in più avremmo potuto addentrarci meglio in queste regioni poco conosciute da noi italiani, ma siamo stati comunque contentissimi.
Le cascate del Niagara sono un sogno, io mi sono commossa, sono uno spettacolo maestoso, non avevo mai nemmeno immaginato uno scenario simile. La piccola delusione è stata vedere, sia in territorio canadese che statunitense, orribili palazzoni, casinò, hotel che deturpavano un po’ l’ambiente. Comunque è poca cosa rispetto alla bellezza delle cascate. Indimenticabile.
Una bellissima scoperta sono state le Catskill Mountains, si tratta di una regione montana nello Stato di New York. Ci siamo passati per scendere a New York dalle cascate del Niagara e siamo rimasti incantati, vi troverete a girare in tranquille strade in mezzo a boschi e laghetti.
Una piccola perla in questa regione è la celeberrima Woodstock, che si trova a circa due ore da New York. E’ un piccolo gioiello in mezzo ai boschi, abitato da una tranquilla comunità hippy. E’ piacevolissimo passeggiare e incontrare signore coi lunghi capelli e le gonnellone, e uomini ormai in terza età con le basette e i pantaloni a zampa, che ti sorridono e salutano. Ci abbiamo passato qualche ora con molto piacere.
Se avessimo avuto una settimana in più avremmo potuto addentrarci meglio in queste regioni poco conosciute da noi italiani, ma siamo stati comunque contentissimi.
Buon viaggio a tutti!
martedì 6 marzo 2012
il Travel Inn
Chi ha letto il post precedente sulla farmacia da viaggio forse si sarà chiesto se non sia un pò esagerata la scorta di disinfettanti che mi porto dietro. Confesso che nella maggior parte dei viaggi la mia borsa dei medicinali fortunatamente torna a casa intatta, ma l'esperienza fatta al Travel Inn di Bay City, nel Michigan, mi ha dato la conferma che è meglio essere previdenti.
L'anno scorso io, Samu e il nostro amico Gianluca detto Vez siamo andati negli Stati Uniti, abbiamo passato cinque giorni a Chicago,
poi abbiamo preso una macchina a noleggio e siamo andati a zonzo nella regione dei Grandi Laghi, rimanendo sempre in territorio statunitense,
fino ad arrivare alle cascate del Niagara.
Poi da lì siamo scesi a New York passando dalle Catskills.
Durante il viaggio da Chicago alle cascate del Niagara ci siamo fermati una notte nella periferia di Bay City, cittadina alle porte di Detroit. Non avevamo premeditato di fermarci lì, semplicemente erano le otto di sera, eravamo stanchi dopo ore di macchina, avevamo fame. Dal momento in cui abbiamo detto - ok, adesso troviamo un motel dove passare la notte - sono passati una quarantina di minuti, continuavamo a andare in direzione di Detroit sperando di trovare un posto decente dove fermarci, ma al contrario le strade si facevano sempre più squallide, ogni tanto si vedevano dei motel, ma erano uno peggio dell'altro...
Alla fine però avevamo bisogno di fermarci, cominciavamo ad essere un pò in ansia, vista l'ora, quindi abbiamo detto la fatidica frase - al prossimo motel ci fermiamo.
E così siamo capitati al Travel Inn.
Ci trovavamo nella zona industriale a ovest della città, quindi non potevamo aspettarci di trovarci in un luogo ameno, però quella strada mi sembrava triste e anche un pò pericolosa. Non mi sentivo per niente a mio agio.
Comunque avevamo deciso, quindi abbiamo parcheggiato, il Samu è rimasto in macchina e io e il Vez siamo entrati alla reception, che era una stanzetta minuscola e grigia, dove siamo stati accolti da una vecchietta rugosa ma gentile che ci ha illustrato i prezzi delle camere (50 $ per una camera con due double bed) e ci ha invitati a dare un'occhiata alla stanza.
La porta sembrava aver subito un tentativo di scasso, non era una bella premessa, quando siamo entrati ci ha colpiti un odore forte, non proprio cattivo, ma di chiuso, un pò simile all'odore delle carrozze dei treni regionali di una volta, il bagno era piccolo e non proprio accogliente, però ci siamo detti che per una notte poteva anche andare. Quindi siamo tornati dalla vecchina, che era un pò incredula quando le abbiamo detto che avremmo preso la stanza, ma è stata molto carina augurandoci un piacevole soggiorno.
Abbiamo quindi portato in camera i bagagli e allora abbiamo capito di aver fatto un grosso errore. Infatti la prima persona che è andata in bagno si è resa conto che gli scarichi non funzionavano (ecco spiegata la presenza di uno stura wc),
poi io ho controllato meglio i letti e mi sono accorta che le federe e le lenzuola erano macchiate,
ma ormai avevamo pagato (e abbiamo capito perchè alla reception era appeso un cartello dove era scritto che non venivano effettuati rimborsi), eravamo stanchi morti, quindi abbiamo deciso di non pensarci e di uscire a cena.
Ecco, la cosa positiva di quella zona è che era piena di ristoranti per famiglie
Abbiamo deciso di mangiare da Big Boy (http://www.bigboy.com/) ed è stata un'ottima scelta. Abbiamo mangiato dei deliziosi hamburger accompagnati da frappè alla fragola e alla vaniglia, il locale era bello, luminoso, pulitissimo e ed era anche ben frequentato, fortunatamente.
Dopo cena però siamo dovuti rientrare al Travel Inn, e abbiamo anche visto gli altri ospiti del motel, sembravano usciti da un film dell'orrore...ecco perchè la proprietaria era barricata dietro una vetrata stile vecchio ufficio postale (magari era vetro antiproiettile!) Ci siamo chiusi in camera, abbiamo sbarrato la porta con i nostri bagagli, e poi sono entrati in gioco i miei disinfettanti. Mi sono data allo spruzzo selvaggio, e poi abbiamo dormito vestiti, sdraiati sui nostri teli da spiaggia. Durante la notte venivamo svegliati dai vicini di camera che avevano il nostro stesso problema con il water e continuavano a dare colpi di ventosa per evitare che venisse fuori tutto...
Alle 04.30 di notte abbiamo deciso che ne avevamo abbastanza, e siamo ripartiti.
Ancora oggi mi chiedo cosa ci abbia spinti a fermarci lì, però alla fine è uno dei ricordi più comici della nostra vacanza, quest'esperienza ci ha resi più forti :-)
Adesso quando cerco un hotel sono tranquilla, perchè anche se non dovesse avere recensioni buone non potrà mai essere peggio del Travel Inn!!
(ma partirò sempre e comunque armata di spray e salviette!)
L'anno scorso io, Samu e il nostro amico Gianluca detto Vez siamo andati negli Stati Uniti, abbiamo passato cinque giorni a Chicago,
poi abbiamo preso una macchina a noleggio e siamo andati a zonzo nella regione dei Grandi Laghi, rimanendo sempre in territorio statunitense,
fino ad arrivare alle cascate del Niagara.
Poi da lì siamo scesi a New York passando dalle Catskills.
Durante il viaggio da Chicago alle cascate del Niagara ci siamo fermati una notte nella periferia di Bay City, cittadina alle porte di Detroit. Non avevamo premeditato di fermarci lì, semplicemente erano le otto di sera, eravamo stanchi dopo ore di macchina, avevamo fame. Dal momento in cui abbiamo detto - ok, adesso troviamo un motel dove passare la notte - sono passati una quarantina di minuti, continuavamo a andare in direzione di Detroit sperando di trovare un posto decente dove fermarci, ma al contrario le strade si facevano sempre più squallide, ogni tanto si vedevano dei motel, ma erano uno peggio dell'altro...
Alla fine però avevamo bisogno di fermarci, cominciavamo ad essere un pò in ansia, vista l'ora, quindi abbiamo detto la fatidica frase - al prossimo motel ci fermiamo.
E così siamo capitati al Travel Inn.
Ci trovavamo nella zona industriale a ovest della città, quindi non potevamo aspettarci di trovarci in un luogo ameno, però quella strada mi sembrava triste e anche un pò pericolosa. Non mi sentivo per niente a mio agio.
Comunque avevamo deciso, quindi abbiamo parcheggiato, il Samu è rimasto in macchina e io e il Vez siamo entrati alla reception, che era una stanzetta minuscola e grigia, dove siamo stati accolti da una vecchietta rugosa ma gentile che ci ha illustrato i prezzi delle camere (50 $ per una camera con due double bed) e ci ha invitati a dare un'occhiata alla stanza.
La porta sembrava aver subito un tentativo di scasso, non era una bella premessa, quando siamo entrati ci ha colpiti un odore forte, non proprio cattivo, ma di chiuso, un pò simile all'odore delle carrozze dei treni regionali di una volta, il bagno era piccolo e non proprio accogliente, però ci siamo detti che per una notte poteva anche andare. Quindi siamo tornati dalla vecchina, che era un pò incredula quando le abbiamo detto che avremmo preso la stanza, ma è stata molto carina augurandoci un piacevole soggiorno.
Abbiamo quindi portato in camera i bagagli e allora abbiamo capito di aver fatto un grosso errore. Infatti la prima persona che è andata in bagno si è resa conto che gli scarichi non funzionavano (ecco spiegata la presenza di uno stura wc),
poi io ho controllato meglio i letti e mi sono accorta che le federe e le lenzuola erano macchiate,
ma ormai avevamo pagato (e abbiamo capito perchè alla reception era appeso un cartello dove era scritto che non venivano effettuati rimborsi), eravamo stanchi morti, quindi abbiamo deciso di non pensarci e di uscire a cena.
Ecco, la cosa positiva di quella zona è che era piena di ristoranti per famiglie
Abbiamo deciso di mangiare da Big Boy (http://www.bigboy.com/) ed è stata un'ottima scelta. Abbiamo mangiato dei deliziosi hamburger accompagnati da frappè alla fragola e alla vaniglia, il locale era bello, luminoso, pulitissimo e ed era anche ben frequentato, fortunatamente.
Dopo cena però siamo dovuti rientrare al Travel Inn, e abbiamo anche visto gli altri ospiti del motel, sembravano usciti da un film dell'orrore...ecco perchè la proprietaria era barricata dietro una vetrata stile vecchio ufficio postale (magari era vetro antiproiettile!) Ci siamo chiusi in camera, abbiamo sbarrato la porta con i nostri bagagli, e poi sono entrati in gioco i miei disinfettanti. Mi sono data allo spruzzo selvaggio, e poi abbiamo dormito vestiti, sdraiati sui nostri teli da spiaggia. Durante la notte venivamo svegliati dai vicini di camera che avevano il nostro stesso problema con il water e continuavano a dare colpi di ventosa per evitare che venisse fuori tutto...
Alle 04.30 di notte abbiamo deciso che ne avevamo abbastanza, e siamo ripartiti.
Ancora oggi mi chiedo cosa ci abbia spinti a fermarci lì, però alla fine è uno dei ricordi più comici della nostra vacanza, quest'esperienza ci ha resi più forti :-)
Adesso quando cerco un hotel sono tranquilla, perchè anche se non dovesse avere recensioni buone non potrà mai essere peggio del Travel Inn!!
(ma partirò sempre e comunque armata di spray e salviette!)
domenica 4 marzo 2012
la farmacia da viaggio
Prima di partire per un viaggio organizzo con cura la borsa dei medicinali. Mi piace partire tranquilla, sapere di essere attrezzata per qualsiasi evenienza.
Oltre ai medicinali mi porto dietro anche disinfettanti di vario tipo, ammetto di essere un tantino esagerata, però le mie salviette e flaconcini mi danno sicurezza, in fondo l'igiene è importantissima.
Ecco la lista di quello che mi porto in viaggio (soprattutto quando vado all'estero):
- antipiretici
- antinfiammatori e antidolorifici (io porto via sia pastiglie sia fiale per iniezioni)
- antispastici
- antidiarroici
- antiacidi
- antiemetici
- pomate a base di diclofenac e a base di cortisone
- gocce per il mal d'orecchi
- antibiotico a largo spettro
- disinfettante cutaneo liquido e in gel
- disinfettante spray per ambienti
- disinfettante spray per tessuti
- salviette milleusi con disinfettante
- pastiglie per la gola
- cerotti vari (per medicazione, nasali e per vesciche)
- crema con protezione solare
Forse sembro un pò esagerata, ma preferisco essere preparata. E' vero che in molti Paesi i farmaci da banco sono reperibili anche in tabaccheria e nei supermercati, però io mi sento più sicura ad avere con me le medicine che conosco
Buon viaggio amici!
Oltre ai medicinali mi porto dietro anche disinfettanti di vario tipo, ammetto di essere un tantino esagerata, però le mie salviette e flaconcini mi danno sicurezza, in fondo l'igiene è importantissima.
Ecco la lista di quello che mi porto in viaggio (soprattutto quando vado all'estero):
- antipiretici
- antinfiammatori e antidolorifici (io porto via sia pastiglie sia fiale per iniezioni)
- antispastici
- antidiarroici
- antiacidi
- antiemetici
- pomate a base di diclofenac e a base di cortisone
- gocce per il mal d'orecchi
- antibiotico a largo spettro
- disinfettante cutaneo liquido e in gel
- disinfettante spray per ambienti
- disinfettante spray per tessuti
- salviette milleusi con disinfettante
- pastiglie per la gola
- cerotti vari (per medicazione, nasali e per vesciche)
- crema con protezione solare
Forse sembro un pò esagerata, ma preferisco essere preparata. E' vero che in molti Paesi i farmaci da banco sono reperibili anche in tabaccheria e nei supermercati, però io mi sento più sicura ad avere con me le medicine che conosco
Buon viaggio amici!
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