Quante volte ho ascoltato commenti di questo tipo da parte di persone appena tornate dall'Inghilterra...
Mi permetto di dissentire con il luogo comune secondo cui la cucina inglese fa schifo.
Sono stata a Londra diverse volte, ospite dai cari amici Marta e Nick che mi hanno fatto assaggiare molti piatti della tradizione anglosassone, e ho vissuto per tre mesi in Irlanda, nei dintorni di Dublino, e posso assicurarvi che non ho mangiato solo schifezze.
Partiamo dal presupposto che l'Italia ha una ricchezza straordinaria di materie prime. Quanti Paesi nel mondo possono vantare più di 400 tipi di formaggi diversi? Per non parlare delle varietà di pane, dei vegetali, dei vini...
Questa eccellenza però fa di noi italiani un popolo un pò snob, e spesso poco aperto alle altre culture enogastronomiche.
Non voglio nemmeno prendere in considerazione l'idea di cercare cibo italiano all'estero, posso concepirlo solo se uno rimane a lungo lontano dall'Italia, ma certamente non per chi visita un altro Paese da turista.
Tornando all'Inghilterra, considerato il clima non troverete certo dei pomodori succulenti come nel nostro sud, l'insalata sa di solo di acqua, i formaggi locali sono il cheddar poco stagionato, il cheddar mediamente stagionato, il cheddar stagionato, e il blue cheese, che comunque non sono niente male. Il punto è che non si va in Inghilterra per mangiare la caprese o la bruschetta con l'olio buono e il pomodoro fresco...
Partiamo dal piatto più famoso, il fish & chips: nella maggiorparte dei pub di tutta la Gran Bretagna lo potete mangiare fresco, con una panatura profumata e una frittura perfetta, alla faccia del fast food...
Se avete voglia di un cibo da strada potete provare le jacket potatoes (http://en.wikipedia.org/wiki/Baked_potato) e le cornish pasties (http://en.wikipedia.org/wiki/Pasty#Cornish_Pasty). A Londra ci sono diversi chioschi dove potete trovare queste delizie (ad esempio a Covent Garden).
La pasticceria è superlativa, provate le brioche alle mandorle, o, se amate il salato, con pancetta e formaggio, poi ci sono gli scones, i muffin, le colorate cupcakes, torte di mele, di carote, crostate con il lemon curd...
Comprate the e biscotti, gli inglesi la sanno lunga in proposito.
Beh, è necessario parlare dell'English Breakfast? Anche se siete cresciuti a latte e biscotti la dovete provare, se prima delle 11 non siete in grado di affrontare il salato, non c'è problema, la maggiorparte dei locali offre la tipica colazione inglese fino a mezzogiorno, quindi non avete scuse!

Se poi volete assaggiare dei piatti forti della tradizione anglosassone vi assicuro che l'offerta è ampia e accontenta tutti, e per mangiare bene non serve andare da Gordon Ramsay, anzi in molti pub potete mangiare piatti tipici cucinati come si deve.
La shepherd's pie o cottage pie (http://en.wikipedia.org/wiki/Cottage_pie) è un esempio, voi non potrete mangiarla a casa di Marta e Nick (e non sapete cosa vi perdete), a meno che non decidiate di fare un giro a Città del Capo, dove vivono ora, ma la fanno praticamente ovunque.
Oppure il Sunday Roast, l'arrosto della domenica (http://en.wikipedia.org/wiki/Sunday_roast), che ogni pub che si rispetti prepara la domenica a pranzo, accompagnato da un lago di salsa gravy, patate arrosto, piselli e funghi.
Un piatto che adoro, anche se inizialmente ero un pò diffidente, è la fish pie (http://en.wikipedia.org/wiki/Fish_pie)
Quando ero a Dublino adoravo l'Irish Stew (http://en.wikipedia.org/wiki/Irish_stew).
In Gran Bretagna hanno dell'ottima carne di manzo e di agnello, quindi i piatti a base di questi ingredienti non vi deluderanno.
Sicuramente troverete cose che non vi piaceranno, io ad esempio odio i fagioli con la salsa al pomodoro che vedete nella foto dell'English breakfast, e non sono mai riuscita ad assaggiare la marmite o il black pudding, però adoro molti altri piatti.
Poi, appena torno in Italia mi faccio un piattone di spaghetti al pomodoro...che possiamo farci? Ce l'abbiamo nel DNA, ma assaggiare i piatti locali fa parte del viaggio, anzi, vi esorto anche a visitare i supermercati quando siete all'estero, anche quella è cultura.
Buon appetito amici!