Avrei tanto voluto aggiornare il blog giorno per giorno, ma il viaggio diventava sempre più intenso e alla fine è diventato impossibile trovare il tempo di scrivere.
C'ho impiegato un pò di tempo a terminare il diario, perchè siamo arrivati in Italia con un gran caldo, e, per chi non lo sapesse, io ne sono piuttosto intollerante...
Eravamo rimasti al 22 Giugno.
Il 23 mattina ancora eccitati per il concerto abbiamo girato un pò per il centro di Chicago. Ero un pò triste perchè sapevo che avevo solo poche ore e quella città è senza dubbio ormai la mia città, mi sentivo a casa, e dover andare via così presto non mi piaceva, ma avevamo altri luoghi da visitare, quindi bando alle malinconie! Abbiamo mangiato un ottimo hamburgher da Weber Grill e dopo pranzo siamo ripartiti. Volo perfetto, abbiamo chiacchierato con una simpatica signora di Santa Ana, nell'Orange County, e senza rendercene conto ci siamo ritrovati nel caldo soffocante di Phoenix. Abbiamo fatto un salto veloce in camera e poi siamo tornati al ristorante Pappadeux, dove il Samu ha mangiato di nuovo l'alligatore e io ho preso pollo alla griglia, il migliore della mia vita, morbido e succoso, accompagnato da squisite patate schiacciate piene di aglio, yummi!
Siamo tornati in hotel piuttosto presto e subito a nanna.
Il 24 mattina ci siamo alzati alle 7, e alle 8 eravamo già in viaggio, prima tappa Taliesin West, una meravigliosa casa progettata (e a suo tempo abitata) da Frank Lloyd Wright, abbiamo partecipato ad una visita guidata sotto un sole rovente, poi verso le 11 ci siamo diretti verso la nostra seconda meta, l'outlet di Anthem, scusate ma un paio di puntate all'outlet non si possono evitare! Dopo pranzo e acquisti vari siamo ripartiti verso Williams, cittadina sulla Route 66, a 90 km dal Grand Canyon, passando per Sedona, una bellissima località a circa un'ora e mezza da Phoenix, circondata da fantastiche rocce rosse.
Siamo arrivati in paese verso le 18, mi sono lasciata convincere dalla suadente signorina alla reception a prendere la presindential suite con la jacuzzi in camera, dove abbiamo passato un'ora buona prima di andare in paese.
Williams merita una visita, ci sono tanti locali carini dove mangiare, è accogliente e autentica. Noi abbiamo mangiato un'ottima bistecca in un locale all'aperto dove abbiamo ascoltato musica country dal vivo.
Siamo andati a letto contenti, a pancia piena e con un paio di birre in corpo.
La mattina del 25 Giugno ci siamo alzati presto e siamo partiti verso il Grand Canyon, dove siamo arrivati alle 9 e siamo rimasti fino a mezzogiorno circa. Cosa si può dire del Grand Canyon? E' meraviglioso, da togliere il fiato, anche se per apprezzarlo in tutta la sua grandezza bisognerebbe scendere nel canyon o sorvolarlo in elicottero. Dai punti panoramici la visuale è parziale, ma comunque meravigliosa. Noi non avevamo tantissimo tempo, nè volevamo spendere 300 dollari per il giro in elicottero, quindi ci siamo limitati a visitare i principali scenic view points, comunque tre ore sono più che sufficienti per apprezzare il parco.
Poi siamo partiti verso la Monument Valley, dove siamo arrivati verso le 17. Lì ti trovi veramente in mezzo al nulla più totale, siamo in territorio Navajo, è una zona desertica, con un paio di paesi prima della Monument che sono più che altro delle baraccopoli. E' un territorio estremamente povero, e si percepisce.
La Monument Valley è straordinaria, è uno scenario mozzafiato, sembra di entrare dentro un film. Il caldo è soffocante e polveroso, troppo per me, però è veramente un paesaggio stupendo.
Abbiamo alloggiato all'hotel The View, proprio davanti alla Valle, ogni camera ha un balcone da cui si può apprezzarne tutta la bellezza.
La sera abbiamo cenato nel ristorante dell'hotel, io ho mangiato una bisteccona accompagnata da riso integrale e verdure, la carne era buonissima, peccato che abbiano esagerato con la cottura, invece il Samu ha mangiato un hamburger preparato con il blue corn bread, il tipico pane navajo, praticamente una specie di piadina preparata con il mais blu, era squisito ma a me quel pane bluastro faceva un pò impressione...
Il giorno dopo siamo ripartiti, verso le 8, per dirigerci verso lo Zion National Park.
26 Giugno
Mano a mano che ci allontaniamo dalla Monument Valley il paesaggio si fa meno arido e si incontrano centri abitati un pò più carini di Kayenta e Tuba City. Verso le 10 arriviamo al Lago Powell, e all'immensa diga di Glen Canyon. Nella zona sarebbero interessanti da visitare il Glen Canyon National Park e l'Antilope Canyon, ma abbiamo deciso di dedicare più tempo allo Zion, anzichè vedere più parchi di corsa, quindi dopo qualche foto al lago continuiamo il nostro viaggio. Facciamo una sosta pranzo a Kanab in un Mc Donald's, e verso le 14 entriamo nello Zion National Park. Il paesaggio toglie il fiato, rocce rosse, rosa, montagne striate che sembrano scolpite, è incredibile, continuiamo a scendere verso l'ingresso sud del parco (noi siamo entrati a est) e capiamo di aver fatto bene a voler dedicare più tempo a questo parco, sarà la tappa che apprezzeremo di più.
Verso le 15 arriviamo a Springdale, un paesino carinissimo alle porte del Parco, scarichiamo i bagagli a Bumbleberry Motel e poi di corsa a visitare lo Zion.
Il parco è organizzato davvero bene. C'è una navetta gratuita che attraversa il paese per portare la gente nel parco, evitando che vi entrino troppe macchine. Poi c'è un'altra navetta all'interno del parco, che si ferma nei vari punti da cui partono i sentieri. Noi siamo rimasti dentro circa 3 ore, ma sarebbe stato bello dedicargli almeno una giornata perchè ci sono dei percorsi meravigliosi ma che richiedono un pò di tempo. Comunque un pomeriggio basta per innamorarsene.
La sera abbiamo fatto una passeggiata in paese e poi cenato in un bel locale western, con musica dal vivo. Bisteccona e birra ovviamente!
27 Giugno
E' stata dura lasciare Springdale, avremmo voluto fermarci ancora qualche giorno, ma purtroppo il nostro viaggio doveva continuare, e quindi via verso Las Vegas.
Questa è stata decisamente la tappa peggiore del viaggio. Penso che potrei dare un'altra chance a Las Vegas, ma con meno caldo e con una compagnia chiassosa e festaiola, è un posto dove andare a fare casino, niente di più. Sarà che venivamo dal Paradiso Terrestre, ma trovarci in questa specie di luna park del deserto mi ha lasciata subito perplessa. In fondo se amassi questo genere di posti avrei visitato anche gli Universal Studios e Disneyland, che invece abbiamo accuratamente evitato.
Las Vegas vale una visita, sicuramente, nel nostro caso per capire che non è il posto per noi...
Abbiamo alloggiato all'Hotel Luxor. Essendo arrivati verso le 14, non c'era altro da fare che andare in piscina. Sembrava di essere in un (brutto) villaggio turistico. Alle 18 non ne potevamo più e siamo tornati in camera.
Poi siamo usciti a visitare la strip, ho letto racconti di persone secondo cui a Las Vegas bisogna dedicare almeno tre giorni. Sinceramente per me qualche ora è sufficiente. Gli alberghi sono diversi nell'estetica ma il principio è lo stesso: casinò, bar, negozi.
Insomma, si è capito che non mi è piaciuta?
Cena non più che discreta al ristorante Rice dell'hotel Luxor, dove abbiamo mangiato sushi, noodle e riso con carne.
28 Giugno
Alle 8 eravamo già in macchina, verso Los Angeles. Ultimo giorno di vacanza, ahimè!
L'obiettivo era di arrivare presto in hotel, e poi passare il pomeriggio al mare.
E' andato tutto bene, alle 12 avevamo già la camera. L'hotel è il Travelodge in zona aeroporto a Los Angeles. Niente male, molto traffico, a terra e in cielo, ovviamente, ma per passarci una notte prima di ripartire è perfetto. C'è un bel giardino, la piscina, le camere sono spaziose, il check in è dalle 10 del mattino, cosa che si è rivelata molto utile per noi (di solito è dalle 15), e in 15 minuti di macchina si arriva a Manhattan Beach, località molto ma molto carina.
Peccato per il tempo, sul mare c'era nebbia, non ce l'ho fatta nemmeno stavolta a fare il bagno, il Samu ovviamente si, io mi sarei congelata quindi ho evitato.
Abbiamo trascorso il resto del pomeriggio in piscina, in relax, poi abbiamo cenato da Danny's, e siamo andati a letto presto, perchè il giorno dopo la sveglia sarebbe suonata alle 5.
29 Giugno
Il viaggio di ritorno è stato una piccola odissea. Per farla breve da Los Angeles siamo partiti con due ore di ritardo causa overbooking, abbiamo perso la coincidenza da New York a Milano, quindi abbiamo dovuto passare la notte a New York, a spese di Delta Airlines...beh, ti lamenti? Direte voi...
Purtroppo l'hotel che ci hanno dato era troppo lontano da Manhattan, non siamo proprio riusciti a farci una scappata. Alla fine siamo arrivati in hotel alle 23, e il giorno dopo non avevamo nessuna intenzione di fare le corse, quindi abbiamo approfittato di questa sosta a New York per riposare in hotel fino alle 10 e poi siamo andati in aeroporto.
30 Giugno - 01 Luglio
Stavolta si parte!
L'aeroporto JFK era strapieno di gente, per fortuna siamo andati là con largo anticipo.
Il volo è andato bene, con il vento a favore siamo atterrati a Milano dopo poco più di sette ore.
Che dire? E' stata una vacanza meravigliosa, abbiamo visto posti bellissimi e così diversi uno dall'altro.
E' sempre un peccato ritornare...ma i nostri viaggi non finiscono certo qui!
A presto amici chips!
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