venerdì 5 aprile 2013

Curry, street food e via discorrendo

Ieri sera mi è capitato tra le mani il pacchettino di curry Vindaloo comprato a gennaio da Fortnum & Mason a Londra,
ho pensato a quanto mi piaccia il curry e a quanto il concetto di viaggio sia racchiuso nel cibo. Si perchè spesso il cibo che mangiamo (o almeno un ingrediente) viene da lontano, appartiene a culture diverse dalla nostra, ci fa pensare a luoghi che abbiamo visitato oppure a destinazioni esotiche che forse non raggiungeremo mai, ma se ci pensiamo, anche il cibo che mangiamo tutti i giorni, quello della nostra tradizione, viene da lontano. Cosa c'è di veramente autoctono? Le patate, i pomodori, i peperoni, le melanzane, il cacao (!!), sono tutti cibi che in un tempo in fondo non così lontano non c'erano in Europa.
Il cibo come conoscenza dei Paesi di origine e della storia che l'ha portato fino a noi.

Il curry mi fa sempre tornare alla mente l'Irlanda.
Si so che è un'associazione un pò strana, ma se penso al mio soggiorno a Dublino (tre mesi nel 1999) non posso non ripensare alle patatine fritte immerse nella salsa al curry che mi concedevo tutti i sabati da Abrakebabra (http://www.abrakebabra.com/)! Erano divine, il mio street food preferito, il contrasto tra le mani gelide (mamma che freddo) e la salsina calda e piccante...non potete capire quanto fossero goduriose!



Non so se sia ancora così, ma allora le patatine con la salsa al curry erano un must, le potevate trovare ovunque.

Mi piace mangiare per strada. Qui in Italia ammetto di non farlo mai, mi sento a disagio, ma all'estero lo fanno tutti, nessuno si gira a guardarti neanche se hai un rivolo di maionese che ti scende sul mento! Anche nell'ultimo viaggio a Londra mi è capitato di vedere uomini in giacca e cravatta che camminavano mangiando, e mica un panino, avevano tanto di cestini con riso o noodles o che so io, insomma cibo vero, da forchetta o bacchetta. Non arrivo a tanto, penso che mi sbrodolerei alla grande, ma qualche hot dog me lo sono concessa!

Quando ero a New York mi piaceva tantissimo andare da Whole Foods a Columbus Circle a prendere un vassoietto di sushi appena preparato, poi attraversavo la strada e pranzavo seduta su una panchina di Central Park...che vita!


A Santa Monica invece mi sono drogata di mini pretzels della catena Wetzel's Pretzels (http://www.wetzels.com/), una cosa veramente malsanissima, praticamente erano bocconcini di pane untissimi, all'aroma di burro, zeppi di conservanti e schifezze varie, non posso consigliarli come street food, si possono trovare cose molto ma molto più gustose, se non più sane almeno più vere, ma erano di un buono...


Quando sono stata in Colombia con mia mamma, spesso la sera andavamo ad un baracchino vicino casa a comprarci le arepas, delle polentine  tonde dove viene ricavata una tasca che viene riempita di ragu, formaggio o uovo crudo, poi vengono impanate e fritte, insomma una botta di vita!



Riguardo ai cibi di strada nostrani, adoro le panelle, specialità di Palermo (non dimenticherò mai un panino mangiato per strada farcito con panelle e melanzane al funghetto...)


e la cecìna pisana (c'è anche la versione ligure che chiamano farinata), entrambe a base di farina di ceci.


E poi ovviamente la piadina romagnola, i crescioni con le erbette, la pizza...

Quasi quasi organizzo uno street food party!